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Detrazione delle spese funebri al 19%: obbligatoria la tracciabilità del pagamento.

11 marzo 2025

Detrazione delle spese funebri al 19%


Nel modello 730/2024, tra le spese che danno diritto ad una detrazione d’imposta ci sono le spese funebri, in particolare tali spese danno diritto ad una detrazione del 19%, ma le somme sono detraibili solo in caso di tracciabilità dei pagamenti. È bene sottolineare che la detraibilità delle spese funebri varia in base al reddito.

La detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19% degli oneri spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con:

  • versamento bancario o postale
  • ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.

L’utilizzo del mezzo tracciabile è dimostrato dal contribuente mediante prova cartacea della transazione/pagamento con ricevuta bancomat, estratto conto, copia del bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPaA.


Qual è l'importo massimo detraibile?

Il contribuente può beneficiare di una detrazione IRPEF del 19 per cento fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso. Vale a dire che lo sconto IRPEF non può mai superare i 294,50 euro.


Quindi, se un funerale è costato 2.000 euro, la detrazione è comunque applicabile solo alla quota massima di 1.550 euro.

Come specificato nelle ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO 730 dall’Agenzia delle Entrate, lo stesso limite vale per una stessa spesa sostenuta da più soggetti.

Diverso è il caso di uno stesso contribuente che si è fatto carico delle spese funebri per più decessi e può accedere, nella soglia stabilita, alla detrazione per i diversi eventi.


Cosa si intende per spese funebri?

Prima di tutto è necessario chiarire che le spese funebri non solo solo quelle strettamente collegate alle onoranze, ma anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura.

Si specifica:

“Le spese funebri devono rispondere a un criterio di attualità rispetto all’evento cui sono finalizzate e sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte”.


La detrazione del 19 per cento sull’imposta da versare spetta, inoltre, anche per le spese funebri sostenute all’estero.



A chi spetta la detrazione delle spese funebri?

Con la Legge di Stabilità 2016 (art. 1 comma 954 L. 208/2015) la detrazione si applica per la morte di qualunque persona, indipendentemente dal rapporto di parentela.

L’Agenzia delle Entrate ribadisce una regola importante ovvero, la Legge di Stabilità del 2016 ha eliminato il vincolo di parentela come requisito necessario per usufruire dello sconto IRPEF.

L’agevolazione è concessa anche ai non parenti, a prescindere quindi dal rapporto che lega la persona deceduta e quella che sostiene le spese funebri.

Quindi è possibile beneficiarne anche per persone diverse da quelle indicate nell’articolo 433 del Codice Civile:

  • coniuge;
  • figli (anche adottati) e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti, pronipoti);
  • genitori e in loro assenza anche i loro ascendenti (nonni, bisnonni, trisnonni);
  • fratelli e sorelle;
  • suocero e suocera;
  • nuore e generi.


Per info personalizzate e per ulteriori chiarimenti sulla detrazione delle spese funebri contattaci. Saremo bel felici di sciogliere ogni dubbio.


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